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Hai mai desiderato dimagrire senza dieta, senza dover contare le calorie, eliminare tutti i cibi che ami o seguire regole ferree?  Forse ci hai provato tante volte, con mille tentativi. Ti sei già iscritta in palestra, hai seguito una dieta, ti sei detta che “questa volta sarà diverso”. Eppure… i risultati non arrivano. Oppure arrivano e poi svaniscono. A questo punto ti giudichi, pensi di essere tu il problema e che proprio non riesci a dimagrire. Ma la verità è che il tuo corpo non è un nemico da controllare, e non sei tu a essere sbagliata.

Se hai trovato questo articolo e lo stai leggendo, forse ti stai chiedendo se una soluzione alternativa alla solita dieta è possibile.

Dimagrire senza dieta: da dove si inizia?

La risposta non sta in un’altra dieta miracolosa, ma in un cambio di prospettiva. Anche perché ormai è dimostrato da medici e nutrizionisti che le diete fanno ingrassare. 

Dimagrire senza dieta significa partire da te. Dal tuo corpo, dai tuoi bisogni, dalle tue emozioni.

Significa ascoltarti, non costringerti.

E per farlo, è necessario osservare con più profondità cosa accade davvero dentro di te quando il peso non si modifica, nonostante gli sforzi.

Il cambiamento inizia nel momento in cui smetti di giudicarti e inizi ad accettarti per ciò che sei. So che questa frase può sembrarti troppo indulgente e con questo non intendo dire che ti devi per forma piacere con i chili di troppo.

Forse pensi che mi stia sbagliando e sicuramente qualcun altro penserebbe e ti direbbe il contrario. Purtroppo la società in cui viviamo è “grassofobica e contribuisce a diffondere la credenza secondo cui “se non riesci a controllarti, c’è qualcosa che non va in te”.  La verità è che il nostro peso corporeo e il nostro rapporto con il cibo sono il risultato di un intreccio complesso di fattori biologici, emotivi e psicologici spesso sottovalutati o non considerati.

1. Ascolta la tua sensazione prevalente

La  sensazione di mancanza o di scarsità corrisponde ad una ricerca di cibo in eccesso come tentativo di compensazione del vuoto percepito. La percezione di un vuoto, di solitudine o di abbandono porta inevitabilmente a trovare un modo per riempire quel vuoto.

La percezione di scarsità può riguardare risorse differenti: può trattarsi della sicurezza legata al possedere dei beni materiali, del tempo a disposizione per se stessi, della presenza o meno di persone su cui poter contare, di contatto fisico ecc.

Il corpo impara a “difendersi” dal pericolo di restare senza qualcosa di vitale, come se volesse proteggerti da una carestia imminente. E quindi trattiene più energia, brucia meno e mette da parte. Non è pigrizia: è sopravvivenza.

Quando senti mancanza, vuoto, scarsità, il corpo risponde reagendo a quella sensazione.

Chiediti:

  • Di cosa senti la mancanza in questo momento della tua vita?
  • Quali risorse ti sembrano insufficienti? Affetto, sicurezza, tempo, libertà, energia?
  • Ti sei sentita abbandonata o temi di trovarti in questa condizione in futuro?

Il corpo risponde a ciò che senti, indipendentemente dalla reale condizione che stai vivendo nel momento presente.

Il grasso costituisce non solo una fonte di riserva energetica e di calore, ma rappresenta anche una barriera protettiva nei confronti dell’esterno. In tal senso i chili di troppo possono proteggere la persona dal temuto giudizio degli altri, sono un tentativo di proteggersi dalla vergogna di essere visti per quelli che si è veramente e di non piacere. A partire dal timore o dalla certezza di essere di fondo inadeguati, attraverso il sovrappeso ci si protegge dal poter subire l’umiliazione del rifiuto o la mortificazione delle prese in giro.

2. Riconosci il bisogno profondo

Il cibo non è solo nutrimento. È piacere, conforto, compagnia, sollievo, modo per entrare in relazione con gli altri

Se vivi in uno stato di tensione costante, mangerai per calmarti, per sentirti al sicuro. Se senti di doverti vergognare di chi sei veramente, farai in modo che nessuno possa avvicinarsi troppo così da non rischiare la sofferenza del rifiuto.

Ma finché non riconosci cosa stai cercando davvero attraverso il cibo, dimagrire sarà una lotta continua contro te stessa.

  • Cosa cerchi di compensare quando mangi troppo o fuori controllo?
  • Quale emozione stai anestetizzando?

Solo riconoscendo il tuo bisogno reale potrai smettere di usare il cibo come risposta automatica.

3. Metti in discussione le credenze limitanti

Forse da sempre ti porti dietro idee come:

  • “Devo essere perfetta per valere.”
  • “Se non riesco a controllarmi, sono debole.”
  • “Solo se dimagrisco sarò amata.”

Sono pensieri che non hai scelto davvero. Sono filtri con cui giudichi te stessa e che ti fanno sentire non adeguata.

Dimagrire senza dieta significa anche questo: cambiare il modo con cui ti rivolgi a te stessa e i criteri che usi per giudicarti..

Spesso, senza rendercene conto, seguiamo un copione scritto da altri su chi siamo e su cosa vogliamo. Da piccola ti hanno detto che comportandoti in un certo modo saresti stata amata. La società ti ha insegnato che per poter essere accettata ti saresti dovuta adeguare a certe regole. Sei cresciuta e non hai mai messo in discussione i criteri definiti da altri per stabilire il tuo valore.

Non sai bene come sia possibile ma ti ritrovi a sentire che non vai bene né per la tua famiglia né per la società in cui vivi e che è tutta colpa tua. I criteri di valore sono le lenti attraverso cui giudichi te stessa e che erediti dagli altri. Possono risultare talmente limitanti da non farti sentire il diritto di esistere o da farti sentire perennemente insicura e inadeguata. Se così fosse, sarà necessario cambiare lenti con cui ti guardi.

Non è dimagrendo che ti sentirai più meritevole di amore. Solo iniziando ad accettarti, puoi lasciare ciò che ti appesantisce.

4. Inizia ad aggiungere, non a togliere

Il segreto non è rinunciare a ciò che ti piace, ma imparare a concedertelo per potervi rinunciare. E’ questo il principio di base della dieta paradossale inventata da Giorgio Nardone.

È aggiungere ciò che ti manca davvero e non privarti del cibo che ti piace. Hai bisogno di:

  • Più attenzione ai tuoi reali bisogni?
  • Più cura verso te stessa?
  • Più contatto con gli altri?
  • Più piacere nella tua vita quotidiana?
  • Più libertà nel dire di no a ciò che ti appesantisce (dentro e fuori)?

Solo così il tuo corpo smetterà di sentirsi in pericolo, e potrà iniziare a lasciar andare ciò che trattiene.

Dimagrire senza dieta è possibile?

Sì ma non serve un’altra dieta, serve una nuova relazione con te stessa e con il piacere del cibo.

Dimagrire senza dieta significa dimagrire con consapevolezza.

Smettere di combattere contro il tuo corpo, e cominciare ad ascoltarlo.

Riconoscere che il cibo non è il problema… e che tu non sei da correggere, ma da ascoltare.

Il segreto non è privarti di cosa ti piace, ma imparare a concedertelo per rinunciare a tutto ciò di cui non hai veramente bisogno.

Conclusione

Se finora non sei riuscita a perdere peso, forse è perché hai cercato di rispondere ad una mancanza prescrivendoti un’ulteriore privazione.

Se vuoi approfondire il tuo rapporto con il cibo e con te stessa in modo più profondo, contattami.

Posso aiutarti a costruire un percorso di ascolto e consapevolezza, per dimagrire senza dieta… ma con te al primo posto.