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Ipocondria, significato e sintomi

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La paura delle malattie

Il termine ipocondria fa genericamente riferimento alla paura delle malattie.

Se per tutti è normale avere paura di ammalarsi, le persone che soffrono di ipocondria sono così tanto preoccupate per la propria salute, da interpretare ogni segnale o variazione del proprio corpo come conferma di una grave malattia, al punto tale da convincersi di essere malate anche quando in realtà non lo sono.

I pazienti ipocondriaci sono accomunati da una forte percezione di vulnerabilità rispetto al proprio corpo e alle sue sensazioni e possono trascorrere una vita in costante allerta, ascolto e controllo continuo del proprio corpo.

Quali sono le cause della paura di ammalarsi

Spesso in seguito ad una malattia importante le persone hanno perso fiducia nel proprio organismo, ma può anche accadere che non si fidino del proprio corpo nella convinzione che salute significhi assenza di sensazioni sgradevoli, sintomi o disturbi. Anche la percezione di vulnerabilità dovuta allo stress o all’età che avanza è spesso all’origine di paure ipocondriache che costringono la persona a sottoporsi a continui esami diagnostici e terapie.

3 diversi tipi di ipocondria

Secondo il nostro approccio possiamo distinguere 3 varianti di ipocondria:

  • Ipocondria fobica: quando c’è una malattia specifica che fa più paura di altre

  • Ipocondria classica: quando c’è una paura generica di potersi ammalare

  • Ipocondria somatica: quando c’è una maggiore focalizzazione sui sintomi più che sulla malattia

Ipocondria fobica

In questo caso la paura è focalizzata su una malattia ben delineata e circoscritta che spesso porta la persona a evitare specifiche situazioni collegate con le malattie o il mondo medico (visite, prelievi, esami) e a mettere in atto una serie di precauzioni comportamentali (abbandono dell’attività sportiva, evitamento di cibi, luoghi e attività “a rischio”). Tra le fobie ipocondriache rientrano:

  • la paura dell’infarto/ictus (cardiofobia)
  • la paura di contrarre una malattia (patofobia)
  • la paura della morte (tanatofobia)
  • la paura del sangue/iniezioni/ferite/operazioni (iatrofobia)

Ipocondria classica

L’ipocondria classica si caratterizza per una paura generalizzata delle malattie di cui la persona teme le possibili conseguenze negative e catastrofiche. La persona è pertanto costantemente in ascolto e osservazione del proprio corpo, guidata dal dubbio di poter avere una malattia, e cerca continue rassicurazioni, anche se niente sembra rassicurarla in maniera definitiva.

Si tratta della forma di ipocondria più comune. Chi ne soffre solitamente passa dalla paura di una malattia ad un’altra, a seconda dei sintomi e delle sensazioni che di volta in volta avverte. Le malattie più temute sono i tumori, i disturbi cardiocircolatori e le patologie autoimmuni, a cui si possono aggiungere anche le infezioni virali e batteriche. La persona non teme tanto il sintomo di per sé quanto le potenziali conseguenze della malattia.

Ipocondria somatica

Per ipocondria somatica intendiamo invece la continua ricerca delle cause e delle soluzioni mediche ai propri sintomi fisici o malesseri.

Se classicamente l’ipocondriaco è ossessionato dalle malattie, nell’ipocondria somatica la paura è focalizzata sui propri sintomi e sulla ricerca della loro risoluzione. La continua ricerca di diagnosi e terapie spesso porta la persona ad un vero e proprio accanimento terapeutico con conseguente abuso di trattamenti medici e farmacologici, la cui conseguenza è spesso la cronicizzazione del disturbo in una vera e propria sindrome. Le somatizzazioni più frequenti sono a carico dell’apparato gastro-intestinale (diarrea, dolori o bruciore intestinale ecc.) anche se possono interessare anche altre parti del corpo o presentarsi sottoforma di disturbi neurologici.

Come si cura un disturbo di tipo ipocondriaco?

In Terapia Breve Strategica studiamo ciò che la persona fa nel tentativo di uscire dalla difficoltà, ma che in realtà risulta essere fallimentare, ovvero indaghiamo le principali tentate soluzioni messe in atto dal paziente.

La rilevazione delle tentate soluzioni è fondamentale perché sono proprio i comportamenti inefficaci che, se ripetuti, mantengono e aggravano il problema trasformandolo in un disturbo. In questo caso, le persone arrivano ad essere così stressate dalla lotta costante contro ogni minima sensazione minacciosa da abbassare le difese immunitarie e divenire letteralmente artefici di ciò che temono di più. Un nuovo studio condotto in Svezia ha dimostrato che le persone che temono di star male hanno un 60% in più di possibilità di ammalarsi.

Le principali tentate soluzioni delle persone che soffrono di paure ipocondriache sono:

  • ascolto ossessivo e controllo compulsivo del proprio corpo

  • frequenti controlli medici ed esami specialistici

  • ricerca ossessiva di informazioni su internet

  • socializzazione continua delle paure sul proprio stato di salute

  • evitamenti e precauzioni volte a proteggere dalla paura

In che cosa consiste il trattamento strategico?

In Terapia Breve Strategica, una volta indagato come funziona il problema e riconosciute le tentate soluzioni ricorrenti, ci avvaliamo di un protocollo di trattamento specifico a seconda del tipo di disturbo presentato dal paziente.

Nel caso del paziente ipocondriaco, la principale manovra terapeutica ha come obiettivo quello di interrompere il tentativo di controllo del proprio corpo che fa perdere sempre di più il controllo aumentando la percezione di minaccia e pericolo per la propria salute. Il terapeuta guida pertanto il paziente a riprendere un contatto più sano e funzionale con il proprio corpo e con le sue sensazioni.

Si ritiene inoltre indispensabile interrompere la costante ricerca diagnostica e rassicurazione sia da parte degli specialisti sia dei familiari che spesso diventano complici inconsapevoli del disturbo. Tutto allo scopo di costruire una relazione con il proprio corpo più serena ed equilibrata, anche in presenza di sintomi o sensazioni fastidiosi, per poi con il tempo puntare a migliorare il proprio stile di vita e gestire, se necessario, lo stress.

Se ti riconosci in quello che ho descritto e ritieni di aver bisogno d’aiuto, puoi contattarmi per concordare un primo appuntamento.

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