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Disturbi sessuali e sessualità

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I problemi sessuali costituiscono il frutto di un’interferenza della mente su sensazioni naturali e spontanee che non si prestano ad essere controllate dal pensiero.
Secondo l’approccio strategico, la maggior parte delle volte in cui la mente cerca di controllare il corpo finisce per perderne il controllo. Lo sforzo cosciente e volontario di provare o di inibire sensazioni di per sé involontarie e al di fuori del controllo cosciente è all’origine della maggior parte dei disturbi sessuali.

Per quanto riguarda il comportamento sessuale, le modalità messe in atto dalle persone che presentano questo tipo di problemi sono volte a:

  • Ricercare deliberatamente sensazioni piacevoli e/o reazioni del corpo per natura spontanee

  • Evitare questo genere di sensazioni

Numerose possono essere le disfunzioni sessuali che conducono una persona a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta. Per comodità espositiva, possiamo distinguere le disfunzioni sessuali in maschili e femminili.

Disfunzioni e disturbi sessuali maschili:

Disfunzioni e disturbi sessuali femminili:

Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo

Nel disturbo del desiderio l’uomo si sforza ossessivamente di sentire delle sensazioni che possono presentarsi solo spontaneamente, finendo così per inibirle. In altre parole più l’uomo cerca di eccitarsi meno ci riesce entrando nel paradosso del bloccare la propria spontaneità. Gli esiti più frequenti di questo copione disfunzionale, in cui spesso la partner interpreta l’assenza di eccitazione del proprio uomo come il segnale di un mancato interesse nei suoi confronti, sono: l’evitamento dei rapporti, il ricorso all’autoerotismo, l’allontanamento dal proprio partner e la ricerca della propria soddisfazione sessuale all’esterno della coppia.

Eiaculazione ritardata

L’eiaculazione ritardata si realizza in uomini che più si sforzano di raggiungere l’orgasmo meno ci riescono finendo per perdere l’eccitazione e il desiderio di proseguire nel rapporto. Solitamente per l’uomo che non riesce ad eiaculare, se non attraverso la pratica masturbatoria, la mancata eiaculazione diventa un problema quando fa soffrire la propria partner che interpreta questo segnale come una mancanza di desiderio nei suoi confronti e considera l’orgasmo il coronamento del rapporto sessuale.

Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è il disturbo che mette più in difficoltà l’uomo che vorrebbe dare prova alla propria partner della propria potenza sessuale e virilità prolungando il rapporto il più possibile. In tal caso è proprio lo sforzo volontario nel tentare di far durare il rapporto ad accorciarne la durata facendo sentire l’uomo incapace di sodisfare la propria compagna.

Disturbo erettile

Nel caso del disturbo erettile, in età giovanile, come prima cosa vanno escluse cause di origine fisica o l’interferenza di farmaci, alcol o sostanze che possono interferire con la funzione erettile. Esclusi questi fattori, l’impotenza erigendi, che può manifestarsi sia come assenza di erezione sia come caduta dell’erezione, è il frutto di un tentativo di controllo della mente sulle sensazioni corporee che inibisce l’eccitazione impedendo alla persona di lasciarsi andare fisicamente.

Disturbo dell’orgasmo femminile

Il disturbo dell’orgasmo in una donna è dovuto ad un eccesso di attenzione sul raggiungimento del massimo dell’eccitazione che le impedisce di godersi le sensazioni piacevoli passo dopo passo. Anche in questo caso la ricerca volontaria di sensazioni che dovrebbero essere spontanee e naturali finisce per inibirle irrigidendo il corpo.

Disturbo del desiderio e dell’eccitazione sessuale femminile

In questo caso la persona di sforza nel cercare quello che dovrebbe essere in grado provare finendo per non provare nulla fin dall’inizio. L’eccessivo sforzo trasforma ogni occasione intima in una prova da vincere e superare con se stesse dalle quali si esce inevitabilmente perdenti.

Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione (dispareunia)

Nella dispareunia la sensazione prevalente è il dolore fisico nell’area genitale associato al rapporto sessuale anche in assenza di penetrazione. Il dolore porta istintivamente il corpo ad irrigidirsi ma la mente vi si oppone cercando di rilassare il corpo nel tentativo di ridurre il dolore o il fastidio. Il risultato è un ulteriore irrigidimento con conseguente aumento del dolore. Spesso il dolore fisico è accompagnato da una paura anticipatoria associata all’atto sessuale che può essere dovuta ad esperienze negative o traumatiche, ma anche alla presenza di una morale rigida che mette la persona sulla difensiva.

Come funziona la terapia strategica per i disturbi sessuali

L’approccio strategico si fonda sull’assunto che i problemi, anche quelli sessuali, vadano affrontati nel presente, per cui il passato risulta essere interessante solo se è utile ad intervenire nel qui ed ora. Per tale motivo il terapeuta non si aspetta di avere un quadro completo della storia del paziente per dare inizio alla terapia, ma fin dalla prima seduta guida la persona a scoprire come funziona il suo problema sessuale al fine di giungere ad una sua definitiva risoluzione.

Secondo questo modello terapeutico, ciò che determina la persistenza del disturbo non è qualche oscura causa del passato o dell’inconscio, ma qualcosa che l’individuo mette in atto nel presente e che lo blocca in un circolo vizioso di soluzioni tentate che mantengono ed alimentano il problema. L’obiettivo della terapia è pertanto pratico, concreto e chiaro fin dal primo incontro.

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