“Non riesco a dimagrire, eppure ho provato di tutto.”
Dopo aver provato mille diete diverse, qualcuno potrebbe pensare che perdere peso sia praticamente impossibile. Eppure lo sanno tutti, per tornare e restare informa basterebbero pochi accorgimenti: una dieta sana e variata, mangiare un po’ di tutto nelle giuste quantità (soprattutto frutta e verdura, meglio se di stagione), rinunciare all’alcol e fare movimento. E’ questo quello che si dice chi ha fatto il possibile per perdere peso, senza successo.
Nonostante diete, libri e tecniche di tutti i tipi, molte persone sono in sovrappeso e si sentono condannate ad una perenne lotta con la bilancia.
Perdere peso è semplice ma può rivelarsi complicatissimo, se ignoriamo i blocchi mentali ed emotivi che ci impediscono di tornare in forma anche se lo vorremmo con tutte le nostre forze. Il dimagrimento non ha mai solamente a che fare con cosa e quanto mangiamo.
Come mai non riesco a dimagrire?
La forza di volontà può inizialmente aiutarti nell’intraprendere un percorso per perdere peso, ma è una risorsa che si esaurisce molto velocemente. Se fai affidamento solo sulla tua forza di volontà sei destinato a fallire nel lungo periodo.
A volte è questione di metodo. Le diete fai da te che promettono risultati lampo non funzionano. Rivolgersi ad un bravo nutrizionista rappresenta senz’altro la cosa giusta da fare, ma a volte non basta.
Forse anche tu hai già trovato un nutrizionista di fiducia, ma non stai raggiungendo gli obiettivi che desideri. Oppure hai perso peso ma poi è tornato tutto come prima. La componente emotiva e psicologica non va sottovalutata. In questo articolo desidero parlarti di alcuni blocchi emotivi e psicologici che impediscono ai miei pazienti di tornare e restare in forma.
La nostra relazione con il cibo è potentemente influenzata dalle nostre emozioni.
Se le hai provate tutte per conquistare la tua forma fisica ma ti sembra che nulla funzioni veramente con te, potrebbe essere arrivato il momento di intraprendere un percorso psicologico per scoprire quali sono i tuoi blocchi emotivi e mentali che ti impediscono di raggiungere il peso che desideri.
Non ho la bacchetta magica per farti perdere peso ma vorrei guidarti ad indagare qual è la tua specifica resistenza o quali sono i tuoi principali blocchi mentali che ti impediscono di ottenere la forma fisica che tanto vorresti.
3 Risorse indispensabili per intraprendere questo percorso+1:
- Tempo: essere disponibile a prendere una serie di impegni concreti con te stesso così da creare il tempo da dedicare alla realizzazione del tuo obiettivo. In altre parole creare del tempo sulla tua agenda settimanale da dedicare alla cura della tua alimentazione e forma fisica. Se non hai tempo per te stesso perché hai una vita troppo frenetica, dovremmo partire da qui, prima ancora di cambiare qualsiasi altra abitudine. Datti tempo per affrontare gradualmente i cambiamenti che la perdita di peso comporta, anche dal punto di vista emotivo, così da essere pronto a sostenerli e non rischiare di vanificare i risultati raggiunti.
- Spazio: essere disponibile a fare spazio a ciò che non conosci o comprendi ancora e a sperimentare quello che ti proporrò di fare prima di dire “con me non funziona” oppure “secondo me si dovrebbe fare in maniera diversa”. Se non sei disposto a seguire alla lettera quello che ti dirò prima di dire “non serve a nulla” e a fare esperienza del fallimento, dovremmo lavorare sul fare spazio mentale a nuove prospettive.
- Energia vitale: essere disponibile ad investire energia su di sé e a condividere la propria energia con le persone che ti supportano veramente in questo percorso di cambiamento.
La più importante risorsa è assumerti pienamente la Responsabilità delle tue scelte e delle loro conseguenze. Perdere peso è faticoso, non tanto in termini fisici quanto in termini di energie e di risorse da investire per se stessi. Tutto ciò che desideri dipende solo e soltanto da te: sentirti l’unico e il solo responsabile di ciò che ti accade è l’unico modo per cambiare veramente. In quanto Adulto sei responsabile della tua vita e delle tue scelte. Le origini della tua storia non dipendono da te, ma come si svolgerà la tua vita e come andrà a finire sono il frutto delle scelte che fai ogni giorno. Fare in modo che tu ti assuma la responsabilità della tua scelta di rimetterti in forma è una priorità.
Non riesco a Dimagrire: Vantaggi Inconsci
Cercare di preservare la propria condizione di sovrappeso può sembrare illogico per chiunque desideri migliorare la propria salute, ma per alcune persone può avere vantaggi psicologici, emotivi e sociali inconsci. Questi vantaggi, che spesso non sono riconosciuti a livello consapevole, possono influenzare il comportamento e portare a tentativi di auto sabotaggio durante un percorso di dimagrimento. Vediamo alcuni di questi vantaggi e i tentativi di auto sabotaggio associati.
Quando una persona intraprende un percorso di dimagrimento, si scontra con alcune resistenze che di fatto le impediscono di perdere peso o di mantenere i risultati raggiunti.
Restare in sovrappeso e mangiare in eccesso ha i suoi vantaggi, lo sapevi? Vediamo insieme i principali vantaggi che ti impediscono di dimagrire:
- Protezione dalle attenzioni altrui: il sovrappeso può fungere da barriera protettiva verso il mondo esterno. Alcune persone potrebbero inconsciamente associare il loro peso extra a una sorta di “scudo” contro situazioni sociali scomode (anche un semplice complimento sul proprio aspetto), attenzioni non desiderate o potenziali rifiuti.
“Finché sono grassa gli altri non mi notano”
- Riduzione della pressione sociale o lavorativa su di sè: viviamo nella società della performance. Essere in sovrappeso può allentare le aspettative degli altri perché all’essere grassi sono spesso associate qualità come debolezza, pigrizia, lentezza, mancanza di volontà e scarsa determinazione. Dimagrire significa affrontare nuove situazioni sociali, nuovi ruoli e forse anche nuove aspettative da parte di se stessi e degli altri. Il sovrappeso permette di evitare queste nuove responsabilità o cambiamenti, mantenendo uno status quo rassicurante. Indipendentemente dalle aspettative altrui, per alcune persone è difficile dar ascolto e dare priorità ai propri bisogni ponendo dei limiti agli altri. Credono di dover esserci sempre per tutto e tutti e il fatto di “nutrire” se stesse sempre per ultime è fonte di frustrazione che scaricano sul proprio corpo mangiando in eccesso.
“Gli altri non hanno grandi aspettative su di me”
- Autopunizione per le proprie colpe (reali o presunte): una moralità eccessivamente rigida o esperienze traumatiche possono essere associati a modalità auto-svalutanti, distruttive o punitive nei confronti di se stessi che si servono del cibo per denigrare il proprio corpo.
“Merito di stare male e mi voglio del male per quello che ho fatto”
- Sedazione delle emozioni indesiderate e tentativo di nascondere la propria sofferenza: il vantaggio più comune del mangiare in eccesso è senz’altro reprimere, sopire o compensare emozioni indesiderate. Le tre principali emozioni che di solito cerchiamo di anestetizzare mangiando sono rabbia, paura e dolore. Le persone che soffrono di fame nervosa sono arrabbiate nere e per paura di esplodere la reprimono costantemente mangiando. Il cibo è anche un sedativo dell’ansia e della tristezza.
Si tratta di tre emozioni base che, se riconosciute ed accettate, hanno una loro specifica utilità ma che spesso vengono represse in quanto etichettate come “inopportune guastafeste” di cui si vorrebbe volentieri fare a meno.
“Mangiando soffoco paura, rabbia o tristezza”
- Riempire il vuoto e non sentire la solitudine: per alcune persone il cibo è diventato il miglior amico o il proprio amante segreto, quello che non può abbandonare, ferire, deludere o tradire. Sempre disponibile e che non chiede nulla in cambio. Praticamente irrinunciabile.
“Mangiare mi fa sentire meno disperatamente sola”
- Darsi conforto e gratificazione: se non ci sono altre fonti di soddisfazione o piacere, il cibo può diventare l’unico piacere in una vita insoddisfacente.
“Il cibo è il mio unico piacere, non posso rinunciarci”
- Tenersi occupati con il cibo: pensare al cibo, cucinare e mangiare possono diventare una forma di intrattenimento e di distrazione da una realtà fonte di ansia, difficoltà o preoccupazioni.
“Quando mangio dimentico tutti i miei problemi”
5 Tentativi Inconsci di Auto Sabotaggio durante il percorso di dimagrimento
Mantenere il proprio peso attuale, anche se in eccesso, può offrire un senso di comfort e stabilità. Il cambiamento richiede energia, fatica e può essere percepito come destabilizzante, mentre restare in sovrappeso offre una sorta di stabilità e sicurezza. Alcune persone possono identificarsi con la loro condizione di sovrappeso, facendola diventare parte del modo in cui si presentano agli altri e definiscono se stesse. Cambiare potrebbe significare perdere un pezzo di sé o mettere a rischio alcune relazioni significative.
Quando le persone desiderano cambiare il proprio aspetto fisico spesso devono fare i conti con diverse e inconsapevoli tentativi di auto-sabotaggio che le rallentano o le bloccano nel percorso:
- Il principale è la paura che dimagrire possa renderle più vulnerabili, fragili o deboli (sia fisicamente sia emotivamente) come se venisse meno la propria armatura per proteggersi da tutto ciò che spaventa o preoccupa. Il cibo consente di dar sollievo in momenti stressanti e fonte di disagio e può diventare la propria copertina di Linus.
- Innumerevoli scuse o credenze erronee, come ad esempio “Se dimagrisco passerò il resto della vita a dover controllare quello che mangio”, “Non mi resterà più alcun piacere”, “Sono troppo pigro per riuscire a fare esercizio” che hanno come effetto quello di impedire il mantenimento di cambiamenti duraturi nelle proprie abitudini di vita. Essere troppo stanchi o troppo occupati, è probabilmente la scusa più frequente per non prendersi cura di sé.
- L’utilizzo erroneo della bilancia che più che essere uno strumento di misura diventa un giudice severo pronto a confermare la propria inadeguatezza ed incapacità. All’estremo opposto, la bilancia può non significare nulla per alcune persone che continuano a negare la realtà ed hanno una percezione distorta del proprio peso continuando ad alternare restrizione e trasgressione.
- Il timore di essere disapprovati dagli altri, familiari, amici o anche perfetti sconosciuti che offrono del cibo e esprimono più o meno apertamente il proprio disappunto se la persona lo rifiuta.
- Circondarsi di persone “distruttive” o “tossiche”: alcune persone potrebbero inconsciamente circondarsi di amici o familiari che non supportano il loro percorso di dimagrimento, alimentando il dubbio e la tentazione di abbandonare il percorso intrapreso. Ci può essere anche il timore di essere rifiutati o abbandonati da un familiare o da un partner con cui si è instaurata una relazione di co-dipendenza in cui mangiare in eccesso è il principale modo per restare in relazione. Alle volte si è instaurata una relazione del tipo “bisognoso/salvatore”, per cui la persona in sovrappeso (il bisognoso) non può cambiare per non rischiare di perdere il proprio salvatore il cui ruolo si fonda sul fatto di prendersene cura al punto tale da essersi reso indispensabile.
Questi blocchi mentali e vantaggi inconsci possono rendere estremamente difficile per una persona dimagrire in modo efficace e duraturo. Diventare consapevoli delle motivazioni nascoste che guidano le proprie scelte e comportamenti rappresenta un passo fondamentale per raggiungere e mantenere il proprio obiettivo di salute e benessere. Altrimenti il rischio è di vanificare gli obiettivi raggiunti nel giro di poco tempo, anche quando ci si è sottoposti ad interventi chirurgici come il bendaggio gastrico o altre tecniche invasive per ridurre il senso di fame.
Se desideri perdere peso e non ci sei ancora riuscito non c’è qualcosa che non va in te. E’ arrivato il momento di affrontare il tuo problema con un approccio strategico che tenga conto anche dei blocchi emotivi e psicologici che ti impediscono di raggiungere o di mantenere il risultato che desideri.
Contattami per un primo appuntamento, sarò felice di mettere a tua disposizione le mie competenze per aiutarti ad affrontare il tuo problema.